HERCOLE X MADNESS FESTIVAL
Il manifesto di hercole è un sistema di idee costituito da 11 frasi, incluse per l'analisi, l'approfondimento, il confronto e il dibattito.
Ogni idea è una presa di posizione, una provocazione proposta per essere discussa. Le frasi del manifesto sono il perimetro di tutte le sue riflessioni e attività . Sono anche le categorie di classificazione del suo archivio , aggregazione di progetti in dialogo tra loro.
Il manifesto di Hercole non è definitivo, né immutabile, è una lettera aperta e compartecipata.
Ogni idea è una presa di posizione, una provocazione proposta per essere discussa. Le frasi del manifesto sono il perimetro di tutte le sue riflessioni e attività . Sono anche le categorie di classificazione del suo archivio , aggregazione di progetti in dialogo tra loro.
Il manifesto di Hercole non è definitivo, né immutabile, è una lettera aperta e compartecipata.
Perché siamo qui e crediamo in questo progetto:
È indubbio che il concetto di centro ci abbia sempre orientato e stabilisca nella geografia, come nel linguaggio, una tensione verso l'importante. Per questo, periferico ha sempre significato marginale, dequalificato, lontano dal desiderabile.
Ci pare inutile nascondere che questa gerarchia sociale e concettuale esiste e che sia grossomodo insovvertibile. Vorremmo, però, temporaneamente sospenderla, adottando un punto di vista diverso attraverso il quale osservare e pensare la realtà. Si potrebbe provare, cioè, a disattivare la nostra direzione automatica per lasciare spazio ai nostri dubbi e ai nostri sentimenti. Sospendere le decisioni certe, permettere che visioni laterali germogliano senza che sembrino subito equivoche o impossibili.
Il verso in cui procedere non è uno soltanto, prestabilito da chi sa cosa o chi. Non è detto che si voglia andare dove tutti vanno. Non è detto che il senso esista maggiormente dove la narrazione sociale a cui siamo abituati lo mostra in modo scintillante ed esasperato.
Essere fuori dal centro per noi significa prima di tutto questo, mettere i piedi in un prato non battuto, vedere cosa possa crescere lì, cosa possa essere piantato e cosa sia necessario, magari con fatica, sradicare.
La realtà non si capovolgerà dopo una semplice festa. La musica finirà, le porte si chiuderanno, e le persone torneranno nelle loro case, alla vera quotidianità.
Nessuno desidera storielle fittizie trasformative. Vogliamo però credere che immaginare liberamente assieme, anche solo per due giorni, possa aiutarci a rimuovere qualche movimento e qualche cartello direzionale. Il paesaggio potrebbe essere diverso sotto questa nuova luce che all'ordine costituito probabilmente sembrerà unicamente folle.